mercoledì 1 luglio 2015

Motivi ostativi alla costruzione del rigassificatore a Porto Empedoce

Rispondo al questionario messo on line dal Ministero dello Sviluppo Economico sulla consultazione per il piano strategico nazionale sul Gnl. Questi sono i motivi ostativi che si oppongono alla costruzione di un rigassificatore da 8 miliardi di mc. a Porto Empedocle al confine della Valle dei Templi di Agrigento sito Unesco. MOTIVI DI SICUREZZA: Il Prof. Richard Clark, il massimo esperto mondiale di sicurezza e antiterrorismo, consulente di 3 presidenti americani, sostiene che i rigassificatori vanno costruiti il più lontano possibile dai centri abitati, in quanto oltre ad essere pericolosi in sè sono obiettivi sensibili del terrorismo internazionale. Il rigassificatore di Porto Empedocle è stato progettato alla distanza di 800 metri dal centro abitato di Porto Empedocle e ad 1 km dal quartiere sud occidentale di Agrigento, quello di Villaseta. MOTIVI DI IMPATTO AMBIENTALE: l'impianto di rigassificazione e del relativo gasdotto di colegamento sono stati progettati nella zona chiamata "Caos",tra Porto Empedocle ed Agrigento, che è sottoposta a vincoli idrogeologici,archeologici e paesaggistici e che è stata delimitata come "buffer zone" (zona di rispetto) della Valle dei Templi di Agrigento, zona delimitata dall'Unesco sin dal 1997 quando la Valle dei Templi è stata inserita nella World Heritage List. PARERE CONTRARIO DELLE POPOLAZIONI: la popolazione di Agrigento, in un referendum popolare del 2009, ha detto NO al rigassificatore con il 99% dei votanti. Mentre alla popolazione di Porto Empedocle, che lo aveva chiesto ufficialmente, l'ex Sindaco Firetto ha negato il referendum. MOTIVI DI LOTTA ALLA MAFIA: Un'area del cantiere dei lavori è stata sequestrata dalla DDA di Palermo per infiltrazioni mafiose. Questi sono i motivi principali che ostano alla cotruzione del rigassificatore di Porto Empedocle. Gaetano Gaziano presidente associazione "Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento".

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